001037
https://pratiche.comune.brozolo.to.it/GisMasterWebS/SP/IsAut.ashx
https://pratiche.comune.brozolo.to.it/GisMasterWebS/SP/LogoutSAML.ashx
https://comune.brozolo.to.it
it
Regione Piemonte

Storia del Comune

Storia del Comune di Brozolo

Il nome Brozolo è derivato dalla voce celtica Broce, Brocelle (Bosco, boscaglia).
Gli antichi signori di questa terra furono i marchesi di Ivrea ed i primi di loro che si conoscono i “Radicati”.
Spentisi questi marchesi, Brozolo con molti altri paesi venne assegnato da Ottone I alla Chiesa di Vercelli, assegnazione confermata da Ottone III con diploma del 999.
Arrigo I nel 1014 confiscò a profitto di quella Chiesa i beni di questi signori che erano rimasti fedeli all’Italiano Re Arduino, tra i quali Mainfredus de Brozilo di gente e legge Longobarda.
Questo luogo passò poi ai marchesi di Monferrato, onde Federico I Barbarossa nel 1614 ne confermò al marchese Guglielmo la giurisdizione, sotto la quale rimasero i Radicati.

Nel 1593 una piccola parte del feudo di Brozolo veniva concessa a titolo signorile a Filippo Gherardo Scaglia dei conti di Verruca. Il feudo ritornò interamente ai Radicati nel 1740 per riconoscimento del Senato del Ducato di Savoia, fino alla revoca di tutti i feudi nel periodo dell’occupazione francese.
Sulla comunità di Brozolo come istituzione non esistono atti che ne certifichino la data; sicuramente qualcosa è andato perso o distrutto.
Il documento più antico presente nell’archivio storico è datato 1636 ed è contenuto in un volume che raggruppa diverse suppliche o scritture della comunità, mentre l’atto più antico della comunità è datato 9 aprile 1695 ed è il verbale del consiglio della comunità riunitosi nel Cantone Grisolo, per approvare il bilancio preventivo dello stesso anno, con una spesa prevista in lire 4.387.

Detto documento è firmato dai Sindaci Carlo Carpegna e Carlo De Lorenzo e dai Consiglieri Filippo Ambrosino e Giacomo Billetta.
Circa gli abitanti non esistono dati certi. Una pubblicazione conta 405 abitanti nel 1612, 682 nel 1714, 859 nel 1774.
Brozolo era una comunità contadina pacifica, che lavorava sodo per migliorare la propria posizione sociale e dai dati sembra che ci riuscissero.
Infatti nel registro del Catasto dell’anno 1671 i PARTICOLARI (così erano chiamati i piccoli proprietari terrieri) erano 58, mentre nell’anno 1728 erano passati a 123 e nell’anno 1795 a 146.

Vi furono anche alcuni momenti che interruppero la quiete del lavoro nei campi, come quando, all’inizio d’agosto del 1799, transitarono sulla strada militare (attuale ex S.S. 590) più di ventimila russi comandati dal maresciallo Suvarow, i quali erano diretti ad Alessandria per combattere contro i Francesi, nella famosa giornata chiamata comunemente del 15 agosto, ed anche quando nei giorni 28-29 e 30 aprile del 1859 più di quattromila Cacciatori delle Alpi provenienti da Chivasso pernottarono a Brozolo, mentre Garibaldi stabiliva il suo quartier generale nel Castello dei Radicati.

Partirono nella notte dal 30 aprile al 1° maggio senza saldare i conti degli acquisti e dei servizi ricevuti, nonché i danni arrecati; alla cosa seguì poi una controversia legale.

Un evento che produsse mutamenti importanti nella vita dei Brozolesi fu la costruzione della linea ferroviaria Asti-Chivasso durata 3 anni dal 1909 al 1912. I lavori per la costruzione della galleria fra Brozolo e Coccolato, lunga 2.348 metri, diedero occupazione a molte persone del paese e provocò anche l’aumento della popolazione che raggiunse le 1082 persone.
Con la ferrovia in esercizio aumentarono le possibilità di spostarsi, ne beneficiarono il commercio ed il trasporto delle merci e nel complesso la qualità della vita migliorò.

Anche Brozolo visse il dramma della 1° guerra mondiale che, seppur vinta, costò in vite umane e mezzi un tributo elevatissimo e provocò, a guerra finita, una crisi gravissima che ebbe poi risvolti negativi.
Nel 1926 la Comunità Brozolese visse un altro dramma, non cruento ma tuttavia grave. Il Consiglio Comunale regolarmente eletto veniva sciolto e sostituito da un commissario Prefettizio, poi Podestà, in osservanza della nuova legge emanata dal Regime Fascista. Nell’anno 1928 il Comune di Brozolo veniva soppresso ed accorpato al Comune di Brusasco.

Dopo l’8 settembre 1943 si formarono dei gruppi di partigiani, contrari alla Repubblica Sociale Italiana, che contrastarono con le armi le Brigate Nere e i tedeschi. All’inizio dell’anno 1944 nella nostra zona si formò un gruppo, al quale se ne aggiunsero altri, in seguito chiamato VII Divisione Autonoma “Monferrato”, che ebbe come fondatori il Tenente di Complemento Carlo Gabriele Cotta, il fratello Sergio e Luigi Radicati di Brozolo; a questo gruppo aderì quasi la totalità dei giovani Brozolesi. Riuscirono, con l’appoggio del Comando Militare di Torino, ad ottenere un lancio di materiale bellico dagli alleati, che avvenne il 3 luglio 1944 nella valle della Braia di Brozolo.
Nell’anno 1948 i maggiorenni del Paese chiesero ed ottennero di indire un referendum per il ritorno del Comune a Brozolo. I cittadini, che non avevano mai accettato quell’atto coercitivo, benché la situazione fosse ancora precaria sotto il profilo economico e, pur sapendo che come conseguenza avrebbero dovuto subire l’applicazione dell’imposta di famiglia, fino ad allora non applicata a Brusasco, votarono nella quasi totalità per il SI, scegliendo l’autonomia e la libertà.
Negli anni seguenti, con la ripresa dell’economia e lo sviluppo dell’industria, iniziò l’esodo verso la città, che offriva più possibilità di lavoro sicuro, meglio retribuito ed una vita migliore, specialmente per le donne.

Con la partenza dei giovani la natalità diminuì fino quasi ad azzerarsi; restarono i vecchi, ma anche loro poco alla volta se ne andarono.
In agricoltura rimasero in pochi e la coltivazione dei terreni si limitò ai migliori.
Il resto è diventato incolto a bosco.
Gli abitanti che nel 1952 erano 748, scesero a 388 nel 1990; oggi siamo 440 per l’arrivo di immigranti provenienti in gran parte dalla città.

Pagina aggiornata il 17/05/2024

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito? 1/2

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2

Inserire massimo 200 caratteri